Al giorno d’oggi utilizziamo il nostro smartphone in qualsiasi momento della giornata, anche quando siamo alla guida.
Nonostante l’attenta campagna di sensibilizzazione per l’uso del cellulare mentre si è al volante, la distrazione per utilizzo non corretto dello smartphone rimane la principale causa di incidente stradale.
Proprio per tale ragione ed in quanto comportamento vietato dal nostro ordinamento, l’utente della strada trovato con il cellulare in macchina, anche se non stava telefonando, può incorrere in pesanti sanzioni.
Un famoso imprenditore di Venezia, infatti, è stato sorpreso, poco fuori Modena, con il telefono all’orecchio.
La polizia municipale ha provveduto a redigere il verbale, il quale è stato poi impugnato innanzi al Giudice di Pace.
Tale procedimento è terminato con una pronuncia favorevole per l’amministrazione comunale, pronuncia confermata in sede di appello, innanzi al Tribunale Civile di Modena.
Il trasgressore, a sostegno della propria difesa, aveva affermato che, sebbene fosse stato sorpreso dalla polizia municipale con il telefono all’orecchio, in quel momento il cellulare non veniva utilizzato per telefonare.
Tale deduzione è stata ritenuta dal giudicante assolutamente irrilevante ai fini della validità del verbale.
La norma del Codice della Strada ha come obiettivo quello di evitare qualsiasi pericolo alla circolazione stradale, generato non tanto dalla conversazione in sé, quanto dalla postura che si assume quando si utilizza il telefono alla guida.
L’art. 173 CdS, al secondo comma, dispone che: ” E’ vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle forze armate e dei Corpi di cui all’art. 138 comma 11, e di polizia. E’ consentito l’uso di apparecchi a viva voce, o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani”.
Ed infatti il Giudice ha motivato la propria decisione affermando che “tenere in mano il telefono cellulare appoggiandolo all’orecchio, pur non utilizzandolo per una conversazione, integra comunque la violazione dell’articolo 173 del Codice della strada poiché determina l’impegno di una delle mani sull’apparecchio con temporanea indisponibilità e consequenziale ritardo, dai sistemi di guida“.
Tenere soltanto una mano sul volante non permette di essere pronti ad evitare eventuali pericoli sulla carreggiata.
È proprio la postura a rendere distratti e non la conversazione in corso.
La violazione della suddetta disposizione di legge comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa consistente nel pagamento di una somma da euro 161 ad euro 647.
Inoltre viene applicata la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.
Cosa fare per evitare sanzioni?
L’art. 173 CdS vieta l’utilizzo dello smartphone durante la marcia, anche quando si è fermi in coda al semaforo: nulla vieta, quindi, agli utenti della strada di consultare il proprio dispositivo nelle apposite aree di sosta o nei parcheggi.
È possibile anche utilizzare gli auricolari o il viva-voce: è importante, però, che il conducente abbia entrambe le mani libere e che il cellulare sia collocato negli appositi supporti oppure appoggiato sul sedile della propria autovettura.
A cura di
Avv. Simona Vettori
Officina Lex Studio Legale